"Il sacro è questa parola che ha dentro una vertigine,
una parola che ti fa intuire,
intravedere qualcosa d’immenso che ti riguarda profondamente
e di cui la ragione non sa nulla”
I paesi spopolati devono essere preservati.
Perché dalle parole che scivolano dentro le case abbandonate,
da una porta chiusa,
s’intravede una dimensione che avvicina e restituisce l’immortalità.
Possedere le parole significa riaprire porte, farsi strada, risalire dal silenzio.
La parola può elevarti oltre ogni luogo, ma è nei luoghi che sono nate le parole.